Il canadese Stephen Ames, con un reale 67 (-6), si è imposto nella prima prova dell'Hassan II Trophy sul percorso rosso del campo da golf di Dar Es Salam a Rabat. Sluman, Lawrie, Broadhurst e Quigley sono secondi a pari merito a tre colpi (-3).

Trofeo Hassan II: il super leader di Ames

Hassan II Golf Trophy (1° giorno): Stephen Ames arriva primo ©DR

La storia è nelle corsie del Golf Royal Dar Es Salam per la seconda tappa della stagione 2023 del PGA Tour Champions. Incredibile e gratificante vedere il top dei migliori seniores nel mondo del golf, tutti questi nomi che hanno illuminato tre o quattro decenni, fianco a fianco con le giovani donne del Ladies European Tour. I primi sul percorso Rosso, i secondi sul percorso Blu. Coincidenza: al termine del girone di andata, giocato questo giovedì 9 febbraio per alcuni come per alcuni, le due capoliste hanno firmato la stessa carta di 67, vale a dire -6 sotto pari, che è 73 di due lati del centro fairway del campo da golf.

Come gli svedesi Linnea Strom (26 anni) per le ragazze, Stefano Ames (58 anni) ha dominato i dibattiti portandosi in vantaggio provvisorio a -6, con dal canto suo tre colpi di vantaggio su un quartetto di secondi pareggi: gli americani Jeff Slumman (65 anni) e Brett Quigley (53), inglese Paolo Broadhurst (57 anni) e lo scozzese Paolo Lawrie (54 anni). Vale la pena ricordare che quest'ultimo aveva vinto il British Open - The Open Championship - durante l'edizione 1999 a Carnoustie, davanti a un certo Jean van de Velde in un finale epico?

Nel field di 66 giocatori questa settimana a Rabat, ci sono quasi solo palmares lunghi quanto il braccio, dove le vittorie nel PGA Tour o nel circuito europeo sono appesantite dai titoli nei Majors. Quando al campo pratica, sulla stessa linea, vediamo il sigaro di Miguel Angel Jiménez (59 anni), la silhouette "seria" e la chioma bianca di Colin Montgomerie (59), il profilo dell'aquila ascetica di Bernhard Langer (65 anni), il famoso swing in 8 di Jim furyk (52 anni), si riaprono intere pagine della recente leggenda del golf.

E lì, sul putting green, che sospenderà la sua routine e la sua concentrazione per salutare, qui Retief Goosen (54 anni). Il sudafricano di Pietersburg, due volte vincitore degli US Open (2001, 2004) e due volte vincitore dell'European Order of Merit (2001, 2002) ha sentito parlare del francese. E la Francia ha parlato con lui per molto tempo, lui che è stato due volte vincitore dell'Open di Francia (1997, 1999)… e ancora due volte vincitore del Trofeo Lancôme (2000, 2003)!

Una stretta di mano tra leggende: Retief Goosen il sudafricano e Jean Garaïalde il francese ©Photo Nathalie Vion

Chi ci va dietro le corde? Abbastanza semplice Jean Garialde (88 anni): 84 vittorie nei maggiori tornei del suo tempo, tra cui l'Open del Marocco a Casablanca nel 1969, 17 campionati francesi... E senza dubbio uno dei giocatori al mondo che meglio conosce la genesi del golf in Marocco. Lui che era il compagno di gioco privilegiato del Re Hassan II e che ancora oggi gode di affettuoso rispetto, qui a Rabat, sarà uno degli ospiti del re Mohammed VI e del principe Moulay Rachid, questo venerdì alla cena ufficiale.
Calda stretta di mano tra Monsieur Jean e Mister Retief. La storia del golf transgenerazionale dal vivo e in tutta semplicità... “Hai intenzione di vincere qui? » applicazione Jean Garialde"Forse" sorride Retief Goosen, prima di accennare all'estrema difficoltà dei green del percorso Rosso che sono stati appena (troppo?) severamente ridisegnati secondo il parere di diversi giocatori.

Stefano Ames, durante il primo round di questo giovedì, sembra essere stato il migliore per risolvere l'enigma infernale di mettere in questa nuova era il Trofeo Hassan II. Il canadese di Vancouver, British Columbia, ha già due vittorie al PGA Tour Champions, nel 2017 e nel 2020. Un circuito senior che lo motiva visto che ha partecipato, nel 2013, a Calgary ospitando una delle rare tappe fuori dagli Stati Uniti. Tappa rinnovata in questa stagione 2023, dove il marocchino Rabat si unisce alla capitale dell'Alberta nel programma!

Nathalie Vion

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