Dal 21 marzo al 3 settembre 2017, il Museo Nazionale Picasso-Parigi presenta la prima mostra dedicata agli anni condivisi tra Pablo Picasso e la sua prima moglie, Olga Khokhlova.

Attraverso una vasta selezione di oltre 350 opere, dipinti, disegni, mobili e numerosi archivi inediti scritti e fotografici, questa mostra mette in prospettiva la realizzazione di alcune delle principali opere di Picasso ripristinando questa produzione nel quadro di questa storia personale, filtro di una storia politica e sociale allargata.

Olga, modello per eccellenza del periodo classico

Nato nel 1891 a Nijyn, una città ucraina nell'allora impero russo, Olga Khokhlova è la figlia di un colonnello. Si unì alla prestigiosa e innovativa compagnia dei Ballets Russes diretta da Serge Diaghilev nel 1912.

Fu a Roma nella primavera del 1917 che conobbe Pablo Picasso, mentre l'artista ha prodotto, su invito di Jean Cocteau, le scenografie e i costumi per il balletto Parade (musica di Erik Satie, argomento di Jean Cocteau, coreografia di Léonide Massine).

Si sposarono il 12 luglio 1918 nella chiesa ortodossa di rue Daru, con i testimoni Jean Cocteau, Max Jacob e Guillaume Apollinaire.

Modello per eccellenza del classico periodo Picasso, Olga appare per la prima volta sotto una linea fine ed elegante segnata dall'influenza Ingresque. Sinonimo di un certo ritorno alla figurazione, Olga viene spesso raffigurata malinconia, seduta, lettura o scrittura, senza dubbio alludendo alla corrispondenza che mantiene con la sua famiglia che sta vivendo un tragico momento nella storia.

Allo stesso tempo, infatti, accanto all'ascesa sociale della coppia e al crescente riconoscimento artistico dell'opera di Picasso, la Russia imperiale, gravemente colpita dalla Grande Guerra, soffrì di una grave crisi economica e alimentare e perse più di due milioni di soldati nella parte anteriore. La famiglia di Olga subì allo stesso tempo una tragedia che riecheggiava le lettere che Olga riceveva: declassamento sociale, scomparsa del padre, taglio graduale dei legami delle lettere.

Dopo la nascita del loro primo figlio, Paul, il 4 febbraio 1921, Olga divenne l'ispirazione per molte scene di maternità, composizioni bagnate da una dolcezza senza precedenti. Le scene di famiglia e i ritratti del ragazzo testimoniano una serena felicità che fiorisce in particolare in forme senza tempo che corrispondono a una nuova attenzione per l'antichità e il Rinascimento, scoperti in Italia e riattivati ​​dal soggiorno estivo a Fontainebleau ( 1921).

Dopo l'incontro nel 1927 di Marie-Thérèse Walter, una giovane donna di 17 anni che divenne l'amante di Picasso, la figura delle metamorfosi di Olga.

Nel 1929, in Le Grand nu au chaise rouge, non era altro che dolore, una forma morbida la cui violenza espressiva rifletteva la natura della profonda crisi vissuta dalla coppia.

Se gli sposi alla fine si separarono nel 1935, un anno che segna anche una temporanea cessazione della pittura nell'opera del maestro, rimasero sposati fino alla morte di Olga nel 1955.

informazioni pratiche

Stazione di polizia:
Emilia Philippot, curatrice del Musée national Picasso-Parigi
Joachim Pissarro, storico dell'arte, curatore, direttore delle gallerie d'arte all'Hunter College
Bernard Ruiz-Picasso, co-fondatore e copresidente della Fundacion Almine e Bernard Ruiz-Picasso para el Arte (FABA)

Mostra presentata al Musée national Picasso-Parigi
Dal 21 marzo al 3 settembre 2017
5 rue de Thorigny, Parigi IIIe
Dal martedì al venerdì 10:30 / 18:9, sabato, domenica e festivi 30:18 / XNUMX:XNUMX
Chiuso lunedì e festivi.
Ingresso: 12,50 euro, tariffa ridotta: 11 euro
Prenotazioni: +33 1 85 56 00 36 o www.museepicassoparis.fr