"L'opposizione Mitterrand contro Rocard" è in scena da metà gennaio al Théâtre de l'Atelier. Un duello tranquillo ed emozionante, che si svolge nell'incontro tra i due uomini, in rue de Bièvre, pochi mesi prima delle elezioni presidenziali del 1981.

The Opposition Mitterrand VS Rocard, al teatro Atelier.

Philippe Magnan (Mitterrand) e Cyrille Eldin (Rocard), al Théâtre de l'Atelier @ theater de l'Atelier

Il sipario si apre. Nel suo soggiorno, François Mitterrand tiene una rara edizione di Lamartine. Come sfondo, una biblioteca sembra toccare il cielo, come una Torre di Babele. Suona il campanello, ma il presidente, o meglio il futuro presidente della Repubblica, preferisce finire la sua pagina, prima di aprirla a Michel Rocard. Inizia così la commedia diretta da Eric Civanyan e scritta da Georges Naudy. Che immaginava, nutrendosi di scritti, interviste e dichiarazioni dell'uno e dell'altro, cosa avrebbe potuto dare il tête-à-tête tra i due uomini, nel 1980. Un incontro che aveva davvero avvenne, in rue de Bièvre, tra i due candidati alla suprema magistratura per sapere chi rappresenterà il Partito socialista nel 1981.

Tra politica-fiction e storia - quella piccola ma anche quella grande - assistiamo in prima fila a questa giostra verbale che contrappone due personalità, due temperamenti, due visioni della politica e perfino della vita quasi inconciliabili. L'eccellente Philippe Magnan, abituato a questo tipo di ruolo poiché ha già interpretato molti ministri o presidenti sullo schermo, incluso questo in L'affare dell'addio - si mette facilmente nei panni di un subdolo Mitterrand, compiaciuto e sarcastico a volontà. Di fronte, Cyrille Eldin incarna un Michel Rocard prima nelle sue scarpette, poi sempre più combattivo, invocando i grandi principi, Jaurès e Clemenceau. Se la somiglianza fisica qui è meno evidente, a causa in particolare della differenza di dimensioni, l'attore si avvale della sua esperienza del mondo politico (è noto anche per aver intervistato politici su Canal + senza ironia o in modo umoristico. da anni) e gioca con sobrietà.

"Non ho disprezzo per te, il disprezzo va guadagnato"

Tra i due uomini proiettili e proiezioni si fondono, ma il duello sembra volgere sistematicamente a vantaggio dell'anziano. Come sarà il caso nel mondo reale. Quando uno fa notare che Rocard fa rima con speranza, l'altro ribatte che Mitterrand e presidente, anche quello fa rima. Se il sindaco di Conflans-Sainte-Honorine sottolinea che lui, almeno, è sempre stato di sinistra, il primo segretario del PS, che lo critica per i suoi legami con il centro, risponde: "Ecco perché ti sei annoiato più velocemente." " E quando Rocard, messo alle strette sul ring, chiede a Mitterrand perché lo disprezza così tanto, la replica esplode: “Non ho disprezzo per te, il disprezzo deve essere guadagnato. "

Si eccelle in economia, si ragiona pragmaticamente e si difendono i valori. L'altro crede che l'economia sia fatta per i droghieri, e piuttosto cresca con le forze dello spirito e della letteratura. Il colpo di grazia arriva quando Rocard, chiamato a recitare la sua poesia preferita, perde le tracce dopo poche righe. E Mitterrand per declamare i seguenti versi… Rimossa e perfettamente documentata, l'opera scritta da Georges Naudy è affascinante e non soffre di tempi morti. Un successo.

Franco Crudo

Atelier Theatre

1 posto Charles-Dullin, 75018 Parigi

Dal martedì al sabato alle 21:17, domenica alle XNUMX:XNUMX

http://www.theatre-atelier.com/l-opposition-mitterand-vs-rocard-lo2842.html