(No names, but names) è il titolo dell'installazione principale presentata durante la prima mostra monografica di Debora Bolsoni in Francia. Quest'opera è composta da diversi disegni, che potrebbero essere visti altrettanto facilmente come sculture.

Debora Bolsoni, (Nessun nome, ma nomi), 2016. Vista della mostra, dettaglio

Ed è proprio in questa ambiguità formale che si radica la poetica del progetto. (Niente nomi, ma nomi) consente al pubblico di circolare tra le opere, la cui sistemazione ricorda volontariamente un cimitero. Ognuno di questi pezzi è composto da diversi mezzi, tra "creature" e "sculp-ssins", e supportato da un piccolo carrello, giocando così con l'idea che queste lapidi possano, in qualsiasi momento, rotolare via.

Debora Bolsoni, Printf air (dettaglio), 2015, disegno su piastrelle ceramiche, 20 x 15 cm

Questo gioco di parole si riferisce alla potenziale disposizione delle sagome disegnate, che in realtà si riferiscono a un mondo di oggetti. Questi oggetti quotidiani sono strumenti che spesso sottovalutiamo, che diamo per scontati e che esistono solo per essere messi in atto. Sono queste entità, queste presenze che Debora Bolsoni invoca nel suo lavoro, come una sorta di estensione del corpo umano.

Due ambienti completano questa installazione illustrando l'importanza del disegno nella pratica artistica di Debora Bolsoni: mettono in scena il suo modo di interpretare il disegno come lavoro spaziale e l'importanza della silhouette come motivo disegnato, come un modo dare vita a entità materiali vibranti (per citare direttamente il lavoro di Jane Bennett, Vibrant Matter), al fine di attivarle, per metterle in moto davanti ai nostri occhi.

Una delle sale adiacenti contiene un campione di esperimenti plastici di Debora Bolsoni, giocando sull'ambiguità tra la mostra, che diventa scultura, e la scultura, che è la mostra: uno spin-off dalla Fiera della Stampa. e Pinus di Debora Bolsoni. Queste due strutture metalliche espongono, mantengono e in un certo senso contengono una serie di piastrelle ceramiche disegnate, che da sole rappresentano una manifestazione del reale interesse di Debora per i materiali da costruzione. Il suo modo di usare la piastrellatura, o persino cemento, sabbia, ecc ... si riferisce al suo interesse sia per la casa che per la città. Nel suo lavoro, le prese elettriche e i chiusini sono usati come equivalenti, collegando così il servo al pubblico, non come due aree opposte o separate, ma come continuità, o anche una riflessione tra l'una e l'altra. altro. Le piastrelle di ceramica disegnate, con il loro aspetto vintage e i loro motivi paesaggistici (un piccolo gabbiano, un fiore), portano un riferimento nostalgico alla natura. Questi corrispondono ai ritratti umani (le sagome), collegando così l'oggetto al soggetto come al solito. Il paesaggio, la figura umana e la natura morta dialogano ma non riescono a comunicare, non riuscendo mai a incontrarsi.

L'altra sala contiene un'opera chiave di Debora Bolsoni, lezione di mimesi, composta da diversi frammenti di ardesia, tagliati in forme diverse e incorniciati in legno. Ogni pezzo di lezione di mimesi è creato con l'obiettivo di assumere la forma di un dispositivo classico legato alla visione, principalmente finestre, specchi e lenti, che per loro diversità, rappresentano in un certo senso modi diversi di vedere. Su questi supporti, è stata disegnata una silhouette unica di gesso, collegando così tutti questi pezzi separati. La lezione di mimesi è un'opera mimetica, perché lo sguardo dello spettatore permette a queste forme di esistere come dispositivi visivi; ma anche perché queste forme sono esse stesse riferimenti e si riferiscono alla storia del guardare e del vedere.

Questa mostra riguarda le sagome, il miscuglio e l'interdisciplinarietà che caratterizza le origini del disegno e della scultura; un progetto sulla disposizione degli oggetti e sulla loro capacità di restituirci lo sguardo o di condizionare il nostro modo di vedere, che è un tema molto comune nell'opera di Debora Bolsoni.

informazioni pratiche

Laboratorio di disegno Parigi
17, rue de Richelieu
75001 Paris

www.drawinglabparis.com

ORE:
Dal martedì al sabato dalle 11:19 alle XNUMX:XNUMX
Aperto la prima domenica di ogni mese

PREZZO:
Gratuito tranne la visita di gruppo con un mediatore
Aperture su invito

ACCESS:
Metro Palais Royal - Museo del Louvre, linee 1 e 7
Metro Pyramides, linea 14
Autobus 21, 27, 39, 48, 67, 68, 81, 95, Palais Royal - Comédie Française

CONTATTO:
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