Carambolage (Le Littré): (ka-ran-bo-la-j ') sm: termine del gioco di biliardo. Colpo in cui la palla del giocatore colpisce altre due palle. Fig. : doppio colpo, rimbalzo.

20160428_GrandPalais_Carambolages_01Jean-Hubert Martin offre una mostra originale con un concetto innovativo: scompartendo il nostro approccio tradizionale all'arte, trascendendo i confini di generi, epoche o culture e parlando all'immaginazione di tutti.

La mostra offre un viaggio attraverso l'arte universale da un punto di vista deliberatamente attuale. Più di centoventi opere, tutte le epoche e tutte le culture messe insieme, sono raggruppate secondo le loro affinità formali o mentali. Le opere presentate, spesso atipiche, scelte per il loro forte impatto visivo, corrispondono a domande o scelte contemporanee, senza tener conto del contesto originale.

Sono ordinate in una sequenza continua, come in un film narrativo, in cui ogni opera dipende dalla precedente e annuncia la successiva. In un viaggio che lascia spazio al pensiero visivo, alla pedagogia dei sensibili e alle sorprese dell'arte, il visitatore vaga tra le opere di Boucher, Giacometti, Rembrandt, Dürer, Man Ray o persino Annette Messager.

Gli artisti costruiscono un bagaglio di riferimenti visivi tratti dalla storia dell'arte. La loro scelta è gratuita e non segue la logica e le categorie di conoscenza. I loro riferimenti possono essere sia formali che semantici. Per Ingres, Picasso e molti altri, non è tanto l'autenticità dell'opera che conta come la sua memoria, la sua presenza ossessiva e il suo impatto. Molti artisti costituiscono collezioni, come André Breton e la collezione di oggetti eterogenei che acquistano significato sulla parete dello Studio. L'opera trae quindi parte del suo significato da ciò che la circonda. Altri hanno dato vita a musei immaginari. Daniel Spoerri ha organizzato una serie di mostre dal titolo "Musei sentimentali", la cui prima versione è stata presentata al Centre Pompidou di Parigi nel 1977. Gli oggetti sono riuniti per la loro capacità di evocare e suggerire. L'affetto prevale sull'estetica. L'oggetto diventa un ricordo vivente per l'immaginazione collettiva.

La questione di un nuovo ordine da trovare, che non è quella della storia dell'arte ed è inevitabile
cronologia, riguarda sempre più conservatori. L'attuale storia dell'arte incarnata da Warburg,

Gombrich e Baltrusaïtis trovano ora un rinnovato interesse e stimolano studi e mostre. La loro concezione interculturale dell'arte - il loro approccio ampio che non si ferma all'arte appresa e il loro uso del comparativismo - serve, tanto quanto l'esempio degli artisti, come base per la riflessione per questo progetto.

Hyacinthe Rigaud, Studio delle mani (dettaglio), 1715-1723, olio su tela, 53,5 x 46 cm, Montpellier, Musée Fabre © Musée Fabre de Montpellier Méditerranée Métropole - fotografia Frédéric Jaulmes

Hyacinthe Rigaud, Studio delle mani (dettaglio), 1715-1723, olio su tela, 53,5 x 46 cm, Montpellier, Musée Fabre
© Museo Fabre di Montpellier Méditerranée Métropole - fotografia Frédéric Jaulmes

Questa concezione a pianta aperta dell'assemblaggio di opere, obbedendo a criteri non esclusivamente storici, si trova molto spesso nelle collezioni private di ieri e di oggi. Il museo si è opposto al suo ordine spazio-temporale, tranne in alcuni casi in cui i donatori hanno chiesto che la loro presentazione fosse pienamente preservata, ad esempio il Soane Museum di Londra, il Pitt Rivers Museum di Oxford, il Condé Museum di Chantilly o il Gardner Museum di Boston. Questi musei stanno vivendo un rinnovato interesse da parte del pubblico e degli esperti. Tutti sono incantati dalle sorprese che la loro presentazione riserva sulla base di affinità formali o mentali.

Questa mostra, liberata dal principio tematico, affronta tutti i tipi di argomenti che sono collegati tra loro secondo una logica associativa. È la modellatura e l'espressione di un pensiero visivo che costituisce il fondamento della creazione artistica.

Le opere presentate provengono da prestigiosi istituti come la Biblioteca Nazionale di Francia, il Centro Pompidou, il Museo del Louvre, il Museo Nazionale delle Arti Asiatiche - Guimet, il Museo Quai Branly o il Museo Barbier-Mueller di Ginevra. Il loro incontro non ha lo scopo di immergere lo spettatore nella storia, ma piuttosto di dargli una visione d'insieme dei desideri, delle paure o delle speranze dell'umanità che riecheggiano i suoi. Se alcune scoperte dovrebbero deliziare gli addetti ai lavori, la mostra mira a rivolgersi al pubblico più vasto, in particolare a quelli che non hanno conoscenza della storia dell'arte, causando shock, risate ed emozioni.

Antichi ex voto, pezzi contemporanei, dipinti occidentali e orientali si combinano in un balletto sensibile secondo una serie di corrispondenze visive, analogiche o semantiche. Un divertente colpo di tracciamento per tutto il pubblico.

informazioni pratiche

  • Commissario: Jean-Hubert Martin, storico dell'arte
  • Designer: Architetto di Hugues Fontenas
  • apertura: tutti i giorni dalle 10 alle 20, mercoledì notturno fino alle 22 - martedì chiuso
  • chiuso domenica 1 maggio 2016
  • Notte europea dei musei sabato 21 maggio 2016: gratuito dalle 20:1 all'XNUMX: XNUMX (ultimo accesso mezzanotte)
  • tariffe: € 13, € 9 TR (16-25 anni, persone in cerca di lavoro, famiglie numerose). Tariffa tribù (4 persone di cui 2 giovani di 16-25 anni): € 35. Gratuito per i minori di 16 anni, beneficiari dell'RSA e età minima di pensionamento.
  • accesso: metro linea 1 e 13 "Champs-Elysées-Clemenceau" o linea 9 "Franklin D. Roosevelt"
  • informazioni e prenotazioni: www.grandpalais.fr